Presentato il Report Regionale della Caritas Lombarde
Presentato a Milano il report regionale della Caritas Lombarde in occasione della celebrazione del 50° di Caritas Italiana nel Duomo di Milano.
SCARICA GRATUITAMENTE IL REPORT
La Caritas regionale venerdì 2 luglio ha festeggiato il 50° di fondazione con una Santa Messa nel Duomo di Milano presieduta dall’arcivescovo Mario Delpini e concelebrata dai vescovi delle 9 diocesi lombarde e 9 ausiliari, da diversi presbiteri e vicari episcopali di zona e di settore, tra cui il presidente della Fondazione Caritas ambrosiana monsignor Luca Bressan, e da monsignor Angelo Bazzari e don Roberto Davanzo, predecessori dell’attuale direttore Luciano Gualzetti.
Nel dare il benvenuto ai tanti volontari e operatori di Caritas Lombardia partecipanti alla celebrazione, insieme ad autorità militari e civili e fedeli, monsignor Erminio De Scalzi – vescovo incaricato per la Caritas della Conferenza episcopale lombarda – ha tenuto a puntualizzare che “La Caritas, come tante altre imprese che rendono vive le nostre comunità, non deve essere solo il pronto soccorso per le emergenze o l’ospitalità per quelli che nessuno vuole ospitare. Siamo convocati per l’impresa di costruire un modo nuovo di convivere in questa città e in questa società”.
Il Metodo
“Ascoltare, Osservare e Discernere...per animare”
Dall’esperienza trentennale di Caritas in Italia, è emerso, in modo evidente, ed è stato rielaborato poi, uno specifico metodo pastorale, quale stile proprio di approccio alla realtà (poveri, Chiesa, mondo) caratterizzante l’organismo. Il metodo definisce “il modo di fare Caritas” ed è basato su:
- l’ascolto come capacità di entrare in relazione
- l’osservazione come capacità di interrogarsi, di ricercare, di riflettere
- il discernimento come capacità di scegliere
- l’animazione come capacità di promuovere nei singoli e nella comunità forme progressive e diffuse di responsabilità e impegno.
Si è giunti, infine, a comprendere che la stessa Caritas diocesana agisce sviluppando questa funzione di animazione coniugando emergenza e quotidianità, cioè tentando di portare un cambiamento educando (funzione prevalentemente pedagogica) attraverso percorsi educativi (pedagogia dei fatti), insiemi organici di incontro, di formazione, di servizio, di condivisione.
Cos'è?
La Caritas è un Organismo Pastorale, frutto del Concilio Vaticano II. Nasce nel 1971 per volere di Paolo VI che aveva a cuore la comunità cristiana e desiderava diventasse luogo accogliente, sensibile e attento. Nel pensiero del pontefice la Caritas aveva una funzione pedagogica, cioè educativa. Educare prima di tutto la comunità cristiana e come conseguenza quelli che sono i primi destinatari di Caritas: i poveri, gli emarginati, gli stranieri, i senza dimora, le vittime di tratta, le persone separate, e non solo.
Fondatore e primo presidente di Caritas Italiana fu il presbitero padovano Giovanni Nervo.
La Caritas, in ogni sua azione, ha due destinatari: i poveri e la comunità. Gli operatori Caritas sono da considerarsi degli educatori alla Carità e lo scopo della Caritas è coinvolgere la comunità per sensibilizzarla e aiutarla ad aprire gli occhi sulle difficoltà più prossime.
La sua principale mission non è quindi unidirezionale, ossia l’aiuto diretto, concreto, immediato ai poveri, ma è bidirezionale e pastorale: è un’esperienza di carità fatta di incontro, condivisione, partecipazione, scambio reciproco affinché le persone e le comunità vengano coinvolte e sensibilizzate.
Proposte di volontariato
Tutti i servizi che la Caritas diocesana propone sono realizzati grazie al prezioso contributo di numerosi volontari che quotidianamente scelgono di donare tempo e risorse a favore di chi è in difficoltà. Tutti i volontari sono iscritti all'associazione "Camminiamo Insieme" Onlus che ha il compito di coordinare tutte le attività realizzate all'interno della struttura.
All'interno dell'esperienza di volontariato, oltre alle attività di servizio, a tutti i volontari vengono proposti momenti comunitari di formazione e riflessione.
Per saperne di più e per orientarti meglio nei vari servizi proposti, scarica questo file:
Casa della Carità – Viale Europa, 2
tel. 0373 286175
mail. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Statuto
Lo Statuto della Caritas Diocesana di Crema trova una concreta attuazione dopo essere stato esaminato dall’Ufficio Giuridico della Curia e approvato dal Vescovo S.E. Mons. Oscar Cantoni che lo ha promulgato.
Art. 1 – Natura
La Caritas Diocesana è l'organismo pastorale istituito dal Vescovo al fine di promuovere, anche in collaborazione con altri organismi, la testimonianza della carità della comunità ecclesiale diocesana, e specialmente delle comunità parrocchiali, in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell'uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica. La Caritas Diocesana è lo strumento ufficiale della Diocesi di Crema per la promozione e il coordinamento delle iniziative caritative ed assistenziali esistenti o rese necessarie.
Art. 2 – Compiti
Alla Caritas Diocesana vengono affidati i seguenti compiti:
- approfondire le motivazioni teologiche della diaconia della carità;
- promuovere nella Diocesi, nelle Zone Pastorali, nelle Parrocchie e nei gruppi l'animazione del senso della carità verso le persone e le comunità in situazioni di difficoltà, e del dovere di tradurlo in interventi concreti con carattere promozionale e, ove possibile, preventivo;
- promuovere le Caritas Parrocchiali;
- curare il coordinamento delle iniziative e delle opere caritative e assistenziali di ispirazione cristiana, nel rispetto delle loro tradizioni e statuti, promuovendo in esse un più profondo e duraturo significato e unificando, se possibile, le azioni frammentate;
- organizzare e coordinare a livello diocesano interventi di emergenza in caso di pubbliche calamità, in collaborazione con Caritas Italiana e/o con le altre Caritas Lombarde;
- in collaborazione con altri organismi di ispirazione cristiana:
- realizzare studi e ricerche sui bisogni presenti nella comunità diocesana per aiutare a scoprire le cause, per preparare piani di intervento sia curativo che preventivo, nel quadro della programmazione pastorale unitaria, e per stimolare l'azione delle istituzioni civili ad una adeguata legislazione;
- promuovere il volontariato e favorire la formazione degli operatori pastorali della carità e del personale di ispirazione cristiana sia professionale che volontario impegnato nei servizi sociali, sia pubblici che privati, e nelle attività di promozione umana;
- contribuire allo sviluppo umano e sociale dei Paesi del Terzo Mondo con la sensibilizzazione dell'opinione pubblica, con prestazione di servizi, con aiuti economici, anche coordinando le iniziative dei vari gruppi e movimenti di ispirazione cristiana.
- agisce in stretta unione con gli altri uffici diocesani, per la loro rispettiva competenza e con le opere caritative esistenti. Il Direttore della Caritas Diocesana fa parte del Consiglio Pastorale Diocesano.
Art. 3 – Organi della Caritas Diocesana
Organi della Caritas Diocesana sono:
- Il Presidente
- Il Direttore
- Il Consiglio Direttivo
- L’Équipe
- La Consulta
Art. 4 – Il presidente
Il Vescovo è il naturale presidente della Caritas diocesana.
Compiti del presidente:
- nominare il direttore e il vicedirettore (o vicedirettori);
- presiedere il Consiglio direttivo;
- tenere i contatti con la Conferenza Episcopale Italiana, con l’assemblea generale della C.E.I. e con la Conferenza Episcopale Lombarda, ogni volta che ne è richiesto e egli stesso lo ritenga opportuno;
- può delegare l’esercizio di determinate funzioni al Direttore.
Art. 5 - Il Direttore e il vicedirettore/i
Il Direttore, nominato dal Vescovo, dirige l'attività ordinaria della Caritas diocesana a norma dello Statuto. Egli rappresenta la Caritas Diocesana; convoca le riunioni del Consiglio Direttivo; promuove e coordina tutta l'attività con il supporto dell’Équipe. Il Direttore della Caritas Diocesana fa parte del Consiglio Pastorale Diocesano.
Il vicedirettore (o i vicedirettori) è nominato dal Vescovo con l’incarico di collaborare con il Direttore nella conduzione della Caritas nel suo insieme, di sostituirlo in caso di assenza e/o di impedimento, di seguire – secondo quanto determinato dal decreto di nomina vescovile o dal Vicario episcopale competente o, infine, dal Direttore – determinati ambiti di competenza della Caritas diocesana.
Art. 6 - Il Consiglio Direttivo
Il Consiglio Direttivo è costituito dal vescovo, dal vicario generale, dal vicario episcopale per la pastorale, dal direttore, dal vicedirettore/i e, all’occorrenza, dal responsabile amministrativo della Caritas diocesana. Tale organo si può incontrare con cadenza trimestrale e, almeno, due volte l’anno.
Il Consiglio Direttivo ha i seguenti compiti:
- predisporre con la direzione della Caritas le linee, i programmi, le attività e verificarne l'attuazione;
- approvare i bilanci annuali dell’Ufficio Caritas;
- condividere le linee;
- verificare la validità pastorale delle opere già esistenti collegate con la Caritas Diocesana.
Art. 7 - L’Équipe
Il Direttore può essere coadiuvato da un Vicedirettore, da un segretario, da un tesoriere e da uno o più responsabili di settore proposti dal direttore stesso: essi costituiscono l’Équipe della Caritas Diocesana. Il compito è quello di coadiuvare la direzione nella gestione quotidiana delle attività caritative, sperimentando in primis il valore della comunione, della corresponsabilità e diversificando le competenze. L’Équipe della Caritas Diocesana ha il compito di rendere attuative le indicazioni consegnate dal Consiglio Direttivo.
Art. 8 - La Consulta - Il coordinamento delle iniziative di volontariato e delle opere caritative e assistenziali
La Caritas Diocesana ha il compito di coordinare le iniziative di volontariato e le opere di carità e di assistenza della Diocesi promuovendone il senso autenticamente cristiano. A tale scopo, se costituita, convoca periodicamente la Consulta, rappresentata dai responsabili di tutti gli organismi di volontariato di ispirazione cristiana e delle istituzioni caritative e assistenziali della Diocesi di Crema.
La Consulta ha lo scopo non solo di realizzare il coordinamento delle iniziative e delle opere, ma anche di facilitare la formazione e l'aggiornamento del loro personale e di collaborare al perfezionamento e all'aggiornamento delle istituzioni.
Art. 9 - La Caritas diocesana e le opere
La Caritas Diocesana non gestisce, normalmente, opere permanenti, ma può promuovere l'istituzione, lasciandone appena possibile la gestione ad apposite strutture ecclesiali, con propria responsabilità amministrativa; le segue, tuttavia, con attenzione affinché mantengano lo spirito iniziale; in caso contrario l’Équipe ne discuterà, proponendo decisione opportune al Consiglio Direttivo e al Vescovo.
La Caritas ha come soggetto giuridico, cui fare riferimento per le proprie attività, la Fondazione di religione e di culto “don Angelo Madeo”, ente ecclesiastico civilmente riconosciuto, istituito con decreto vescovile del 19.01.2007 prot. 8/07. Può, inoltre, sempre per il tramite della Fondazione, promuovere la nascita di altri soggetti cui affidare determinate attività e instaurare rapporti di collaborazione con altri già esistenti.
Art. 10 - Mezzi economici
La Caritas Diocesana trae i mezzi economici per il raggiungimento dei fini statutari:
- dalla quota 8Xmille C.E.I. destinata alla carità, stabilita insieme al Vescovo;
- dalle offerte raccolte nelle forme che risulteranno più opportune;
- dalle raccolte straordinarie in occasione di pubbliche calamità;
- da eventuali donazioni ed oblazioni di enti e persone.
Sarà reso noto pubblicamente del denaro ricevuto e del suo impiego.
La Caritas Diocesana ha una sua cassa e un bilancio distinto da quello degli altri uffici diocesani.
In conformità al can. 1267 par. 3 del Codice di Diritto Canonico, “le offerte ricevute per un determinato fine non possono essere impiegate che a quel fine”. La Caritas tuttavia costituisce un fondo di riserva con le offerte ad essa affidate, per interventi in casi di particolare necessità.
Art. 11 - Rapporti con la Caritas Italiana
La Caritas Diocesana è organismo pastorale della Chiesa locale. Essa opera in armonia con gli indirizzi generali di Caritas Italiana e in spirito di comunione e di collaborazione con le altre Caritas Diocesane lombarde e del resto d’Italia. Gli interventi di emergenza nazionale e internazionale sono coordinati da Caritas Italiana e/o dalla Delegazione regionale lombarda.
Art. 12 - Rapporto con le istituzioni civili del territorio
La Caritas Diocesana mantiene rapporti con tutte le strutture civili preposte ad attività assistenziali e sociali, in atteggiamento di collaborazione e di servizio.
Art. 13 - Rapporti con il Delegato Regionale
La Caritas diocesana partecipa ai coordinamenti tematici regionali.
Il Direttore della Caritas Diocesana:
- partecipa alle riunioni indette dal Delegato Regionale;
- tiene i collegamenti e collabora con il Delegato Regionale e con le Caritas Diocesane della Lombardia.
Art. 14 - Durata delle cariche
Tutte le cariche hanno durata di un quinquennio e possono essere riconfermate.
Art. 15 - Estinzione della Caritas
L'estinzione della Caritas Diocesana potrà essere deliberata dal Vescovo, il quale disporrà anche per la devoluzione dei beni ad attività assistenziali diocesane, sempre e solo a fini caritativi.
Appendice
La Caritas Parrocchiale
La Caritas Parrocchiale è l'organo pastorale che ha il compito di coinvolgere la Comunità Parrocchiale, affinché realizzi la testimonianza della carità sia al suo interno sia nel territorio in cui è inserita.
- Essa stimola la Comunità:
- ad approfondire i fondamenti evangelici della diaconia della carità;
- a conoscere ed esaminare i bisogni ovunque emergenti e a sviluppare testimonianze coerenti di carità;
- a coordinare le diverse espressioni caritative della Parrocchia (associazioni, gruppi, ecc.) senza sostituirsi ad essi.
- Inoltre la Caritas Parrocchiale aiuta la Comunità a crescere nel senso della giustizia e della pace, ad aprirsi ai problemi del Mondo.
- Il Presidente naturale della Caritas Parrocchiale è il parroco ed egli si avvale della collaborazione di animatori parrocchiali. La Caritas Parrocchiale opera in stretto collegamento con il Consiglio Pastorale Parrocchiale.
- La Caritas Parrocchiale opera in armonia di indirizzi e in stretta collaborazione con la Caritas Diocesana.
La Caritas Parrocchiale è costituita da una commissione, espressa normalmente dal Consiglio Pastorale.